Negli ultimi anni l’analisi di bilancio infrannuale è diventato uno strumento indispensabile per la gestione delle aziende.
Con l’introduzione del nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, D. lgs 12 gennaio 2019 n. 14 e successive modifiche fino al D. Lgs. 83/2022, entrato in vigore il 15 luglio 2022, il legislatore ha, fra le altre, modificato l’articolo 2086 del Codice civile, il quale nella versione attuale impone a tutti gli imprenditori che operano in forma societaria o collettiva l’obbligo di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alle caratteristiche e alle dimensioni dell’azienda stessa.
Tale struttura deve essere in grado di rilevare prontamente l’eventuale crisi d’impresa, definita dallo stesso Codice come “lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi” e la conseguente perdita della continuità aziendale e, all’avverarsi di tale evenienza, gli stessi imprenditori inoltre sono tenuti ad attivarsi senza indugio per adottare e attuare uno dei mezzi previsti dal nuovo Codice per superare la crisi e ripristinare la continuità aziendale.
Ne deriva che con il Codice della crisi e dell’insolvenza, per i soggetti obbligati quali gli amministratori e gli organi di controllo nelle società, e l’imprenditore individuale, la funzione di gestione e controllo è divenuta più complessa e con maggiori responsabilità, comportando l’assunzione di rischi sia di natura civile che penale nella governance delle stesse società, con conseguenze già manifestatesi in varie recenti sentenze a carico di amministratori.
Il Codice della crisi non fornisce una definizione precisa di adeguati assetti. L’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili deve essere proporzionata alle dimensioni e alla natura dell’impresa. Ciò significa che in imprese più piccole o con attività meno complesse, le procedure possono essere più semplici, ma devono comunque essere adeguate alle specifiche esigenze dell’impresa.
È necessario stabilire, pertanto, delle procedure che garantiscano l’efficacia e l’efficienza nella gestione dei rischi, nel controllo interno e nella trasmissione di informazioni tra le funzioni aziendali e, se applicabile, tra società di un gruppo così come identificare indicatori che forniscano segnali di allarme per anticipare la crisi.
A tal fine l’imprenditore dovrebbe:
- Effettuare analisi di bilancio trimestrali, o comunque infrannuali, per verificare i principali indicatori economici-patrimoniali individuati ed elaborati per la specifica società;
- Effettuare un bilancio preventivo, o budget, e una successiva analisi per verificare gli eventuali scostamenti in modo da analizzarne le cause e intervenire per ridurre gli stessi.
Gli strumenti attraverso le quali è possibile effettuare l’analisi della situazione economico patrimoniale e finanziaria sono:
- Il Bilancio d’esercizio, è un documento ufficiale, da redigersi annualmente obbligatoriamente secondo le indicazioni di legge e con lo scopo di informare la generalità degli stakeholders, compresi quindi anche i soggetti esterni alla società portatori di interesse.
In seguito all’introduzione del Codice della crisi, diventerebbe un importante strumento per la tempestiva prevenzione dello stato di insolvenza se redatto più frequentemente, per esempio ogni trimestre, secondo le indicazioni del principio contabile OIC 30 e lo si accompagni con un’analisi attraverso cui si calcolino gli indicatori e indici di bilancio che diano un quadro della condizione reddituale, patrimoniale e finanziaria dell’impresa e un analisi dei flussi finanziari affinché si possa analizzare la solvibilità dei debiti e la capacità di rimborso dei finanziamenti.
- Il Bilancio gestionale a differenza del precedente: è un documento interno all’azienda a disposizione dell’amministrazione, si distingue anche per il tipo di classificazione applicata, per destinazione anziché per natura, può prevedere l’implementazione della contabilità analitica al fine di ottenere informazioni più approfondite in relazione, ad esempio, ad un dato prodotto o cliente ecc. Ovviamente l’elaborazione dello stesso è decisamente più complessa richiedendo la riclassificazione delle voci nelle varie categorie come i costi fissi e variabili.
Attraverso l’analisi del bilancio gestionale è possibile avere informazioni molto importanti inerenti scelte operative, per esempio sulle decisioni di convenienza economica, quali scelte di make or buy, abbandono o meno di un prodotto, accettazione di commesse marginali, analisi della redditività dei prodotti ed altre ancora.